Un grazie a tutte le persone che sono venute ieri, a quelle che volevano venire ma che non ce l’hanno fatta, a Domenico Carrara, ad Alessandro che ci ha dato la possibilità di trasformare una parte del suo locale in un mega bagno pubblico, a Gennaro Rapa, a Martina Di Mauro, A Claudio Mastropietro, a Umberto Petrone, a chi ci ha aiutato a costruire Walter, ai volontari suicidi che ci hanno aiutato a trasportare gli strumenti, a chi ancora storce il naso quando sente parlare di mostre, poesia e arte in genere. Bagni pubblici riparte oggi stesso sempre alla ricerca di giovani talenti ma con la consapevolezza che nel nostro piccolo qualcosa si è mosso. I bagni siamo noi…
Ps. Qualcuno sa dirmi dove si accende la luce?