Cleanap – puliamo Napoli, Intervista a Emiliana Mellone

“CLEANAP è una proposta di performance socialmente utile.Possono aderirvi tutti, senza vincoli politici ed ideologici, perchè il benessere di Napoli è di interesse trasversale. Gli aderenti sono autorganizzati ed autofinanziati. Insieme vogliamo dare vita ad eventi di creatività urbana, partecipativa e volontaria. E’ bene capire che le nostre azioni non possono e non vogliono sostituirsi a quella che dovrebbe essere la normale pulizia e manutenzione di una piazza, ma sono semplicemente delle provocazioni costruttive ed operose, per sensibilizzare i nostri concittadini e le istituzioni.” 

Introduci te stessa
Mi chiamo Emiliana Mellone …“Apocalittica e integrata. Un concentrato di smartismo con tendenze nerd, fatto di continue ricerche (musica, arte e bandi)”. Napoletana, laurea specialistica in organizzazione e gestione del patrimonio culturale e ambientale (federico II), co-founder di Cleanap, una proposta inconsapevole di social innovation.

Che cos’è Cleanap e come è nata?
Cleanap nasce nel giugno 2011, in un contesto particolarmente delicato: l’apice dell’”emergenza rifiuti” in città. Tramite un evento lanciato su Facebook, abbiamo invitato tutti i cittadini a scendere in piazza e mettersi in gioco in prima persona ripulendo alcuni luoghi simbolici del centro storico. Un flashmob dimostrativo, una protesta fattiva che ha manifestato la volontà di centinaia di persone di volersi impegnare per la vivibilità della nostra città. A distanza di oltre un anno, oggi Cleanap è un’associazione che porta avanti una serie di progetti volti alla sostenibilità: abbiamo vinto il bando Smart Cities and Communities del MIUR con un progetto di ricerca sull’implementazione del servizio di bike sharing, a breve inizieremo un POR in una scuola media la cui tematiche saranno quelle che concernano le 3R, sosteniamo e facciamo parte del movimento Let’s do It Italy e cerchiamo di fare rete con tutte le associazioni/progetti che condividono con noi la mission e gli obiettivi.

Raccontami la prima riunione
Diciamo che dopo un po’ di buzz su Facebook mi resi conto che le cose potevano andare bene e che non sarei stata sola in piazza con la scopa in mano… Arrivo in piazza Dante e oltre a una decina di persone amiche di cui avevo la certezza della presenza, trovo molti estranei che mi chiedono da fare, moltissimi con macchine fotografiche, moltissimi giornalisti… questo non me l’aspettavo… tutti mi chiedono che fare e cerco di coordinare un po’ le azioni, ma improvvisando totalmente appellandomi anche al buon senso altrui… il giorno dopo siamo su La Repubblica Napoli.

Qual è stata la reazione della gente quando vi ha visto pulire?
Tutti molto disponibili, entusiasti e partecipativi… anche chi non puliva ci offriva acqua caffe biscotti.

Quante piazze avete pulito ad oggi e qual è stata quella più degradata?
4 piazze nel 2011, poi varie partecipazioni a “puliamo il mondo” con Legambiente e poi siamo promotori di let’s do it  che pure organizza dei grandi eventi clean up aggregativi. Il ricordo più bello a Porta Capuana, posto più degradato, ma più umano di tutti i visitati.

Quali sono i vostri obiettivi?
Uno. Contribuire a rendere questa città un posto più vivibile e normale perché per ora abbiamo scelto di restare qui e scommettere su Napoli e su noi stessi.

Qual è la situazione attuale dei rifiuti in Campania?
Allora a Napoli si vive sempre in bilico, ma dal 2011 “le ordinarie emergenze” sembrano rientrate… ovviamente parlo dei rifiuti solidi urbani, non il resto “sommerso” molto difficile da mappare. La questione “terra dei fuochi”, insegna… Diciamo che con Cleanap noi proviamo ad agire passo dopo passo… dal comportamento del singolo.

Cosa ne pensi della “Terra dei fuochi”?
Diciamo che si tratta di una sottile linea rossa che attraversa indissolubilmente le vite di noi tutti… la si può ignorare o la si può combattere, sicuramente abbiamo imparato a conviverci.
Noi, anche se dal piccolissimo proviamo a combatterla, ma solo se si è in tanti possiamo far sentire la nostra voce… faccio riferimento alla marcia del 16 novembre con #fiumeinpiena: un’esperienza indescrivibile per partecipazione e impegno… purtroppo però le voci dei cittadini attivi fanno fatica ad essere ascoltate, dopo poco il governo sa rispondere con un nuovo decreto emergenziale e la militarizzazione del territorio… istanze molto lontane da essere rispondenti alle rivendicazioni di 100000 persone.

Cosa dovrebbe fare la politica per la questione rifiuti?
Dovrebbe essere più coerente con il termine stesso politica: quindi cosa pubblica, interessata alla polis e ai suoi abitanti. Forse semplicemente curarsi delle problematiche e delle risoluzioni proposte dai cittadini, già sarebbe un punto di partenza, invece di continuare a sprecare tempo con i soliti noti e le loro questioni personali.

Che voto daresti all’amministrazione dei rifiuti campani e perché?
Non ho una conoscenza troppo approfondita, Cleanap vuole occuparsi di Napoli e di cittadinanza attiva, non esclusivamente della questione rifiuti.
So che a Napoli si è sparato troppo in alto sulle percentuali di differenziata, ostentando risultati impensabili per chi aveva i rifiuti al primo piano di casa! So che c’è il PAP che va bene nei quartieri in cui è sperimentato, ma che è ancora troppo poco, so che ci sono seri problemi di comunicazione, molte persone non sanno  come e cosa buttare dove; so che non esistono (di fatto esisterebbero, ma non vengono quasi fatte rispettare, almeno da quello che viene percepito all’esterno) penali per chi trasgredisce. So però che ci sono piccoli comuni virtuosi nel Cilento o nell’entroterra, in cui si mira quasi a zero rifiuti, so che l’inceneritore di Acerra è una follia e l’idea di costruirne altri lo è altrettanto. Ma come ti dicevo prima, questi sono miei pareri personali.

In che modo le persone possono contribuire a mantenere le strade pulite?
Semplicemente avendo a cuore il proprio territorio, comportarsi fuori casa come se fossi dentro perché la tua città è la tua casa, è un bene di tutti. quindi evitare il littering e comportamenti barbari (che sfizio c’è nel buttare bottiglie o bicchieri all’interno di un sito archeologico come le mura di Bellini?)

Napoli, piazza Bellini-Mura greche

La città più pulita che hai visitato e la più sporca
Mah ho viaggiato abbastanza, ho visto le perfette, pulitissime e “alienanti” città del nord Europa, la green economy di Seattle, così smart e vivibile, il vuoto a rendere in Germania o all’interno dello Sziget festival di Budapest. Purtroppo sono assuefatta alla sporcizia, forse non la noto neanche altrove.

Che città è Napoli?
Vulcanica. Il caos creativo vige sovrano, con tutti i pro e i contro che ciò significa.

Perché Napoli?
Perché sono testarda.

Che cos’è la felicità
E’ ciò a cui ognuno ambisce e che declina a seconda del momento.

Cosa ti aspetti dal futuro
Il futuro è qui e non mi ha avvertita, mi sa.

Segui Cleanap e partecipa alla prossima iniziativa | Sito Web | Emiliana Mellone


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