“Solo conoscendo il sistema monetario capiremo che il nostro pianeta vive ancora immerso nel medioevo della rivoluzione industriale, ovvero “la competizione, la contabilità, la produzione in massa di oggetti inutili, le guerre, il nucleare, la distruzione della natura, le malattie senza rimedio, un mondo in cui “la gerarchia è in qualunque cosa”. Tutti sono capi, tutti si credono superiori a qualche cosa. Viviamo ancora immersi nella superstizione del denaro, dove l’attuale “religione del profitto” con il suo falso mito della ricchezza, per paradosso, ha condotto l’umanità intera nella povertà, sotto ogni profilo…insomma, viviamo la preistoria.” da Il pianeta verde
Fabrizio Caliendo è l’ideatore del Kestè, locale storico del centro di Napoli e punto di riferimento per migliaia di giovani che da anni si sono riuniti nella storica piazza dove il locale è ubicato. Dopo alcuni eventi legati all’abbandono da parte delle istituzioni che hanno lasciato la piazza in preda all’abusivismo e all’illegalità Fabrizio si decide a parlare, ancora prima che su Bagnipubblici, inviando lettere di protesta al comune e al sindaco che per adesso si sono limitati a fare promesse. Fabrizio si sente affranto e lasciato solo dalla sua città, quella città su cui ha investito tanto e in cui, forse, non crede ormai più.
Carol Christi: Il Kestè rappresenta da anni il centro della vita notturna del centro storico, com’è iniziata?
Fabrizio Caliendo: ….piano piano, evento dopo evento… aiuola dopo aiuola. poi abbiamo invaso la piazza con gli eventi…con la manutenzione, portando fiori. musica. bambini. cura. poi abbiamo fatto la battaglia per far chiudere la piazza che era un parcheggio. e abbiamo fatto arrestare il parcheggiatore che si è preso 2 anni e mezzo e poi il teatrofestival si è innamorato della nostra piazza e ci ha fatto organizzare il primo dopo fest. e abbiamo portato il teatro…..siamo arrivati ad avere la cappella Pappacoda…la basilica di San Giovanni.
Carol Christi: E il comune?
Fabrizio Caliendo: …e il comune ci ha affidato il largo. ma di concreto si è fatto nulla…solo passerelle elettorali. purtroppo. …..che altro. nulla…la solita trafila.
Carol Christi: E ora? leggo dall’ articolo del Corriere del mezzogiorno che ora la piazza è diventata “terra di nessuno”, a causa degli eventi dello scorso agosto che hanno portato al ferimento di un commerciante, sei d’accordo?
Fabrizio Caliendo….no. il problema è stato altro…quella è solo l’apice…di mille problemi.e di assenza….ma che devo dirti….!! tutto sparisce. il kestè ed io con arteteka abbiamo fatto tutto il possibile…..se vuoi leggere…e studiare…ti accontento
Leggi “Il Decumano del Mare figlio di un Dio minore”
e le promesse si sono sprecate. ora aspettiamo i fatti….! …è triste…davvero. siamo alla frutta. e le realtà culturali, quelle vere,muoiono.
Carol Christi: Perchè Napoli?
Fabrizio Caliendo: che significa perchè napoli??
Carol Christi: Cosa ti lega a Napoli? da proprietario di un locale così importante per i giovani napoletani come il Kestè in cosa pensi si differenzi la realtà napoletana da un’altra?
Fabrizio Caliendo: ….non lo so più…..davvero non so più. il Kestè potrebbe finire…a breve…io non ho più la forza di combattere contro tutto e tuti e contro la profonda ignoranza. mi ha legato il sogno… il romanticismo. il mio amore. l’amore per le cose belle e per la cultura che è la vita e non i libri. mi sono candidato….con de Magistris. nella sua lista al comune. mi sono illuso…e oggi sono molto triste.
Carol Christi: Ti senti in qualche modo sconfitto e abbandonato quindi? cosa potrebbe fare il comune o il corrente sindaco per riportare questa piazza che da anni ha dato un senso alle serate di migliaia di ragazzi universitari e non? Tu cosa faresti se fossi il sindaco?
Fabrizio Caliendo: non so più cosa credere. e 10 anni di lavoro sono andati buttati……..io se fossi il sindaco darei forza. a chi ha già lavorato. darei forza ai progetti. darei VALORE…..E BASTEREBBE COSì POCO….. basterebbe tenere un tavolo con chi ha valore. chi ha lavorato. metterci davvero la faccia e invitare tutti a ripopolare gli spazi. darei valore ai progetti che gli abbiamo dato. che sono il frutto del confronto di mille verità e realtà.
Carol Christi: E riguardo il “lungomare liberato”, favorevole o contrario?
Fabrizio Caliendo: il lungomare è la cosa più ovvia da fare per me. il mio slogan è “ricominciamo dal buon senso”….basterebbe fare le cose OVVIE. e dare il merito a chi ha il merito. e dare valore a chi lo ha. invece di chiudersi a riccio. e dare assessorati a 26 enni senza esperienza….solo perchè figlie di vittime di camorra…insomma…più fatti, più partecipazione. più amore vero. più politca fatta della gente. più ascolto.
Carol Christi: Quanto influisce la camorra su Napoli?
Fabrizio Caliendo: ….Napoli è camorra. è il sistema. ….
Carol Christi: Cos’è per te Napoli?
Fabrizio Caliendo: ahahahah…..na femmena
Carol Christi:: ‘na femmena scassacazz?
Fabrizio Caliendo: …e le abbiamo fatto anche una dedica.
InnamoraTi di Napoli … Scrivete il vostro messaggio a Napoli, come se stesse scrivendo al vostro amato. rapporto di amore odio….talmente bella…talmente intelligente….
Carol Christi: …e maledetta
Fabrizio Caliendo: …e…un genio ribelle…senza coerenza, tutto e nulla…bella ca nunn’abballa…
Carol Christi: ‘na bella cartolina
Fabrizio Caliendo: una miserabile….una prostituta
Carol Christi: Che consiglio daresti a un giovane che vuole aprirsi un’attività come la tua? che sogni avevi tu?
Fabrizio Caliendo: ….oggi…??…non risponderei. la cultura NON paga. la qualità non paga. l’impegno non paga.la serietà….l’attivismo. denunci il racket e rimani solo. sei solo un personaggio scomodo. a cui non dare valore e ascolto…perché dice cose serie. e soprattutto…ci passato….e siccome propongo cambiamenti reali serie…che poi siano concrete rivoluzioni…da fastidio, sei scomodo. quindi che consiglio dare….napule nunn’adda cagna’!! …così andiamo verso la fine. i grillini saliranno in parlamento. e faranno cadere il governo. quindi elle nuove elezioni, non queste, diventeranno il primo partito. chi è Grillo?? boh…solo che sta raccogliendo il malcontento. se la politica lavorerà per i neonati…per i bambini…per gli asili e la cultura. forse tra 20 anni qualcosa potrà essere migliore. per ora….che dire….
Carol Christi: Quali prospettive hai per il futuro? cosa auguri alle future generazioni?
Fabrizio Caliendo: ….non posso augurare un bel niente….mi viene di dire “fijtavenne”…con tristezza e amarezza….come diceva Eduardo…frase che mi ha sempre fatto paura…ma oggi davvero siamo alla fine di un medioevo. culturale…e questo medioevo questo fallimento sta uscendo solo adesso….e il peggio dovrà ancora venire. posso solo dire ai giovani SIATE VOI IL SOGGETTO POLITICO. siate voi la vita. il cambiamento che volete. non demandate. ma prendetevi la responsabilità del vostro futuro e non demandate. oggi solo l’attivismo politico può cambiare la città ed il paese. chiunque abbia coscienza oggi dovrebbe lottare. Grillo non so chi sia. non so cosa porterà. ma le parole che usa sono tutte giuste. poi la concretezza…quale sarà…non lo so. di sicuro i PARTITI hanno fallito… e non sono felice per questo. il mio voto è segreto. e non faccio campagna elettorale. ma di sicuro non andrà in cabina felice. e convinto. ma nauseato. non posso augurare nulla ai giovani. posso solo sollecitarli quindi…
Carol Christi: Tra Imu e bungabunga…
Fabrizio Caliendo: …ecco…bunga bunga…
Carol Christi: Un’ultima domanda…Cosa ne pensi dell’amore ai tempi di Facebook?
Fabrizio Caliendo: …che domanda è? che significa? non ho capito?
Carol Christi: Cosa ne pensi dell’amore di oggi? credi che sia diverso nell’approccio…credi che sia migliore o peggiore insomma…Facebook, come i social network in generale, ha cambiato il modo di approcciarsi, come può aver cambiato questa intervista stessa, ma nell’amore cos’è cambiato coi social network?
Fabrizio Caliendo: migliore o peggiore è il nostro problema. l’occidente che deve affermare il meglio. fare a gara…capisci? nulla è meglio o peggio. è diverso. e ognuno se ASCOLTA se stesso…e studia i percorsi emotivi, i suoi, troverà sicuramente il suo pianeta. mo non mi parlare di amore…che davvero è un pianeta così delicato e variopinto. io non ho la tv da quando sono cadute le torri. …. ho fb da poco per lavoro. credo che se si tornasse alla zappa tutto sarebbe più vero. non nego l’importanza della tecnologia…..la comunicazione…ma è come la bomba nucleare…o meglio il nucleare…dipende sempre dall’uso che si fa….si è vittima di fb, social net. e tv. si è perso il contatto con se stessi. INSIEME non è più. l’individualismo vince su tutto questo è il fallimento massimo…l’occidente…che ha governato per 500 anni e più….e ha perso. così…l’amore è una questione privata……che ti devo dire….!!! non era meglio prima. non è bello ora. hai visto il pianeta verde??
Carol Christi: il film?
Fabrizio Caliendo: …la proprietà privata…siamo proprietari di relazioni, si il film. molto banale…ma è uno spunto si di riflessione. Adesso una domanda io. ma che ci fai con questa intervista??? che te ne fai di tutte queste chiacchiere?
Carol Christi: Io ho un blog. In cui scrivo le mie esperienze, le mie storie, le miei poesie e mi piace intervistare le persone o chi ha voglia di parlare cercando di dare così spazio a chi intervisto, Il blog si chiama Bagni pubblici poiché penso che noi tutti siamo un po’ come dei bagni pubblici, cioè nascosti, ghettizzati ed emarginati, costretti a guardare il mondo e la vita attraverso il buco di una serratura…
Fabrizio Caliendo: ghettizzati…si …beh….ho scoperto che la politica non accetta critiche…ma ti schiaccia se sei solo. e la gente insieme ha coraggio…!
Carol Christi: certo, come la storia della noce, che non fa rumore nel sacco se è sola
Fabrizio Caliendo: …ecco…e io ho avuto la forza ed il coraggio di denunciare. politica racket abusi schifezze. e la risposta è …. scomodo!!!!