Non mangi carne ? Non mangio carne dal 2009*. Di maiale, di ovino, di bovino, di niente – non mangio carne.
E i derivati animali li mangi? Sì li mangio, ci sto lavorando, non è facile-questione di cultura, di abitudini.
E ma lo sai vero che mangiare carne e mangiare i derivati animali è la stessa cosa? Sì lo so, ci sto lavorando, non è facile, ma ce la metto tutta. Non mangio carne da 11 anni. Ho iniziato a darmi da fare, voglio imparare a fare sempre di più per la causa.
Ma perché questa cosa? Per gli animali o perché non ti piace la carne? Certo che mi piaceva la carne, sono cresciuto mangiandola, poi ho maturato l’idea di non averne bisogno. Vivo benissimo lo stesso, sono in sovrappeso e mi devo mettere pure a dieta. Il punto è che amo gli animali, quindi non li mangio.
Ma quindi neanche il pesce? Non l’ho mangiato per anni, poi ho avuto una ricaduta per un periodo e in quel periodo avevo il desiderio di mangiarlo, perché ne avevo voglia. Privarmi era diventata una di quelle cose che iniziava a darmi fastidio, e così l’ho fatto, ho sperimentato. Grazie a quella parentesi ho capito bene il concetto di cultura e abitudini legati al cibo. Ora non lo mangio, se capita mi chiedo perché piaccia così tanto. Sono incoerente? Sì.
Ma quindi neanche il prosciutto? E gli affettati? E il salame? Crescono sugli alberi?
Ma è nella nostra natura mangiare gli animali, ne abbiamo bisogno per sopravvivere Sì ok, ma non me ne frega niente, faccio quello che voglio, e mi sento benissimo… Forse se vivessi nella foresta la penserei diversamente, ma nella società in cui vivo posso scegliere, e vivo benissimo senza problemi. Non è nella natura di una maiale vivere in gabbia ed essere ucciso in una fabbrica di carne come qualsiasi altro oggetto industriale, questa non è selezione naturale, è antispecismo. Stiamo parlando di esseri viventi, che provano emozioni e dolore, e istinto materno. Possiamo fare a meno della carne, tranquillamente – il tuo corpo e la natura ti ringrazierebbero. E’ una questione di consapevolezza. Uccideresti mai il tuo cane con un colpo in testa? Eppure ci scandalizziamo quando sentiamo che da qualche parte li mangiano. Qual è differenza tra il tuo cane e un coniglio? Hai davvero bisogno di uccidere un essere indifeso per un tuo capriccio? Questi sono i miei interrogativi, a cui dopo 11 anni non ho trovato ancora risposta.
Potrei andare avanti per ore e giustificarmi anche qui, nel mio spazio, delle mie scelte alimentari, ma non ne ho voglia. Questo non vuole essere un articolo che analizza le mie abitudini alimentari, per me è così naturale cibarmi in questo modo, che ogni forma di discussione mi dà noia, perché prontamente trovo sempre quello che mi guarda strano, o che con aria scettica si fa la risatina, del tipo “wa ‘na bella costoletta…”. Sinceramente non mi interessa delle loro opinioni, se queste non sono pensate e ragionate. Se le vostre abitudini alimentari sono state decise dalla vostra cultura e non dal vostro percorso di vita e non volete ascoltare altri pareri, allora non mi interessa parlare con voi. Mi limiterei a farvi il sorrisetto e a fare autoironia, non ci sarebbe dialogo. Io vi ascolterei, è anche per questo che sto scrivendo.
Detto questo, posso continuare.
Come dicevo, queste sono le mie abitudini alimentari… Mangio uova, mozzarella, e i derivati animali, la carne non la mangio da 11 anni, tranne che per un periodo il pesce, e ora raramente e senza molta voglia. Non guardo gli ingredienti “nascosti”.
Mi sento effettivamente carente e incoerente nel mio pensiero.
E questa cosa inizia a darmi fastidio, mi fa sentire stupido e schiavo di un qualcosa che non ho scelto veramente.
In 11 anni ho imparato che posso modificare la mia vita quante volte voglio, come voglio.
Basta volerlo, basta una forte motivazione e possiamo fare qualsiasi cosa: cambiare stile di vita è possibile – perché? beh non devo dirtelo io, cazzo ne so, mica so tutto.
Ma sono qui a raccontarti le mie motivazioni.
Ero alle elementari, ora di religione. La maestra, che era una suora, ci obbliga a fare una preghiera prima della lezione, e ognuno di noi deve pregare per qualcosa. Il mio amichetto di banco, che era un bravo bambino, prega per gli ammalati. L’altro bravo bambino prega per i poveri. E io? prego “per tutti gli animali” e amen. A fine lezione la maestra, che poi era una suora, mi dice severamente che non sta bene pregare per gli animali. Ci penso ancora adesso. Perché non potevo pregare per gli animali? Cosa avevano fatto di male per meritare la mia indifferenza? A me piaceva giocare con loro, coi gatti, con le galline – quando andavo in vacanza in campagna.
Forse quella è stata la prima volta in cui ho capito il problema, degli altri.
O di quella volta in cui una persona molto stupida mi disse che non dovevo essere triste per la morte del mio gatto, perché “noi dobbiamo essere tristi solo per gli altri esseri umani, perché gli animali non possono capirci, con loro non possiamo parlare”. Che grande esempio di razzismo mi diede ! – la odiai a tal punto da lasciare quel lavoro.
Mettetevelo bene in mente: non esiste una razza superiore, non avete motivo di crederlo, a meno che non siate nazisti o molto ignoranti. Ogni specie animale ha un suo valore e le sue abilità sono rapportate all’ambiente in cui è destinato a vivere, che di certo non è una gabbia.
Come ve la cavereste sott’acqua? Eppure una piccola alice non ha difficoltà a respirarvici.
Quindi ci provo, voglio imparare a fare a meno anche dei prodotti di origine animale e dello sfruttamento animale per la mia sopravvivenza, molte persone lo fanno, perché io non posso farcela? Devo informarmi, sapere cosa mangiare, dove andare a comprare il mio pranzo, imparare a leggere le etichette.
Ma come si fa? Da dove inizio? Beh è difficile. Se eliminare la carne dalle mie abitudini alimentari è stato molto facile, eliminare i derivati animali per me non lo è. Pensateci: siamo circondati da prodotti di origine animale. Non è assurdo pensare che il modo in cui è costruita la società non ci permette di poter scegliere chi voler essere?
Ho bisogno di un aiuto, di qualcuno che mi guidi, per me è tutto nuovo.
Scopro “Veganuary” – 31 giorni per diventare vegan. Un programma basato sull’invio di una newsletter, una email al giorno per riflettere e informarsi.
Per i 31 giorni di gennaio ho ricevuto una mail e ogni giorno ho affrontato una tematica legata al mondo vegan applicandola e confrontandola con le mie abitudini alimentari.
Ho cercato di applicare ogni giorno la riflessione proposta alla mia quotidianità alimentare.
Di seguito i punti legati all’alimentazione che ho affrontato con maggiore interesse e le mie impressioni accompagnate da immagini molto scadenti fatte al volo col cellulare.
(… ndr. Ho perso gran parte della newsletter. Perché? perchè la mia testa non coincide col ritmo regolare della vita, ma questa è un’altra storia…).
Paolo, il tuo viaggio inizia qui!
Il cambiamento verso un’alimentazione a base vegetale è sicuramente uno dei modi più efficaci per aiutare il nostro pianeta e gli animali, oltre che a portare grandi benefici alla nostra salute. Come vedi sono solo cose positive, perché non provarci?
Nei prossimi 31 giorni ti daremo tanti consigli nutrizionali e culinari, ti invieremo ogni giorno delle fantastiche ricette e sfateremo miti e false credenze su questa alimentazione, così da rendere questo Veganuary super facile per te. Ti guideremo giorno dopo giorno alla scoperta del mondo vegan, con tanti consigli e tanti approfondimenti.
Grazie ancora per aver deciso di unirti a noi e per aver preso una delle migliori decisioni di sempre!
Team Veganuary
Cibi “falsi”
Parlavo prima di abitudini. Questa foto è la chiara dimostrazione di come le abitudini per noi sono importanti. Importanti a tal punto da imporci ancora una volta un modo di mangiare, anche se quel modo per scelta non ci appartiene più. Mi suona sempre strano mangiare würstel di verdure, bere latte di avena, o comprare gli hamburger di soia. La questione della scelta etica ci impone anche la negazione delle forme e dei nomi degli alimenti. Ma passo dopo passo ci arriverà anche il commercio, se acquistiamo i prodotti giusti e boicottiamo quelli dannosi per la causa. Purtroppo ad oggi nei supermercati di massa sono ancora pochi e costosi gli alimenti a base vegetale.
Ikea
Ho sempre trovato interessante la strategia di marketing dell’Ikea: ti piace il sacchetto giallo? acquistante uno blu. Prendi pure una matita, è in regalo. I nomi dei nostri prodotti? col cazzo che li ricordi. La nostra boutique svedese? Ne abbiamo per tutti i gusti.
Sul piano di questa logica ci hanno pure messo la cucina. Vegani? Carnivori? Dipendenti ingordi delle bibite gassate? Qui ce n’è per tutti.
Io non credo che dobbiamo boicottare a prescindere le multinazionali, diciamoci la verità: ne siamo pochi, non possiamo vincere. Dobbiamo invece incentivare le persone ad acquistare prodotti etici e privi di inutili involucri di plastica. Educhiamo gli altri parlando del nostro punto di vista e saranno sempre di più ad ascoltare.
Gli ingredienti nascosti
Mi hanno fregato. Vado al MD felice a comprarmi i miei prodotti vegetali per fatti miei e compro questo, la presa in giro del giorno. Qualcuno gli spieghi che scrivere “Cotolette 100% vegane” comporta l’effettivo utilizzo di ingredienti privi di origine animale, ciò non deve assolutamente includere tracce di uova o latte. E’ una questione di lealtà verso noi già maltrattati consumatori. In commercio esistono purtroppo tanti prodotti ingannevoli. Occhio sempre agli ingredienti, non facciamoci prendere in giro.
Il problema della maionese
Ciao a tutti, mi chiamo Carol e sono dipendente dalla maionese. Ce la metterei ovunque… Pensate al vostro alimento preferito, e immaginate di dovergli dire addio. E’ una brutta sensazione vero? E’ ciò che pensavo anche io quando ho realizzato che sì, la maionese contiene uova. Mi sono sentito stupido, ho iniziato a camminare da solo in cerca di un dio che potesse aiutarmi, darmi un segno. E mi disperavo fingendo di stare bene. Fino a che ho scoperto che..
Sono diventato vegano in un mese ?
In un mese? Ovviamente no. Ma ci sto lavorando…