Nel pianificare un viaggio low cost, che non necessariamente significa low budget, tutta la fase organizzativa deve seguire una logica di risparmio, nulla deve essere lasciato al caso se non si vuole incorrere in spese improvvise o in inutili perdite di tempo diventando sprovveduti in una città che non è la vostra, dove molto spesso o voi parlate un inglese maccheronico e non vi capiscono, o parlate un inglese perfetto ma gli altri non vi capiscono.
Vi ritrovereste a un bivio: scelgo la telefonata a casa?
Visto che il più delle volte viaggiamo per piacere e abbiamo pochi giorni per visitare “tutto”, è opportuno prepararsi in anticipo un itinerario dei luoghi che vorremmo visitare, il prezzo, e soprattutto se c’è la possibilità di non pagare affatto. Molti musei infatti potrebbero proporvi una visita a prezzo ridotto o gratuita se ne avete i requisiti.
Un viaggio richiede adattamento e bisogna lasciarsi suggerire dalla proposta, per poi regolarsi di conseguenza, ripromettersi cioè di godere di quell’imprevedibilità che ogni avventura deve comportare, d’altronde non è proprio questo che cerchiamo quando decidiamo di prenderci qualche giorno di meritato riposo dalla noia della vita quotidiana?
Ma cosa vuol dire davvero “viaggiare low cost” per me? Cercherò di spiegarvelo in 10 punti , confrontandomi col mio ultimo viaggio di coppia ottobrino verso due capitali europee : Bucarest e Atene, in cui la mia logica perversa del risparmio/guadagno ha trovato ampio spettro d’azione.
1. La scelta del volo/la destinazione
Se avete già visitato mezza Europa o se siete stati giusto a Scalea due settimane con quel vostro cugino chiatto della campagna quando eravate piccoli, cambia poco. C’è sempre qualcosa da vedere, e soprattutto nei luoghi che non vi aspettate. Fortunatamente oggi viaggiare non è più improponibile, basta essere aperti alla proposta. Siccome sono tante le offerte che le compagnie aeree low cost propongono anticipandosi di quasi un anno (per citarne alcune: Ryanair, Easyjet, Wizzair…) perché non seguire questa logica? Dimenticate le vacanze all’ultimo minuto, programmate piuttosto un volo a molti mesi di distanza se potete, il vostro portafoglio vi ringrazierà, e se poi non potrete andarci più quanto avrete perso? 15 euro? Anticipatevi e pagherete poco.
Questa logica funziona: per il mio viaggio verso Bucarest ho pagato 9,99 prenotando 4 mesi prima.
2. Dove dormire e perché
La tempestività della prenotazione è importante se decidete di partire in alta stagione. E’ invece fondamentale scegliere una sistemazione che sia soprattutto vicino a una fermata della metro, e ancora meglio se centrale e vicina ai punti di interesse e al divertimento.
Ammettiamo il caso: se una sera uscite e in chiusura siete molto ubriachi perché avete scoperto il potere divinatorio della sangria di Barcellona o le proprietà terapeutiche della Guinness alla spina di Dublino, così tanto da non avere voglia di ritornare dall’altro lato della città né a piedi né di spendere soldi per un taxi che il più delle volte o vi frega o non è economico, e non sapete che tram o bus prendere perché i nomi delle fermate sono in una lingua che non è la vostra e tanto neanche ci riuscireste perché a malapena vi reggete in piedi, cosa fate? Maledirete quel giorno in cui vostro fratello maggiore vi ha suggerito di prendere quell’albergo economico con bagno privato e colazione in zona 10 “collegato benissimo con i mezzi pubblici”, la prossima volta sceglierete sicuramente una sistemazione più centrale, e non fa niente, vi direte, se il bagno è in comune e se sulla moquette all’ingresso c’è una macchia marrone e la mattina dovrete farvi il caffè da soli (tanto si sa che il caffè fa schifo ovunque, tranne che a casa vostra).
Prendete una sistemazione centrale, collegata con la metro, con la wi-fi (non sottovalutate l’importanza di tornare la sera in camera e di tirarvela coi vostri amici perché ve la state spassando e loro sono a casa in preda alla noia).
La mia sistemazione ad Atene era proprio di questo tipo: vicino a una fermata della metro, abbastanza centrale, con la wi-fi e il bagno condiviso.
Prezzo per la mia matrimoniale “ristrutturata”: 53 euro… Per 6 notti.
3. Cose che ti cambiano la vita
Quando siete all’estero, ogni piccolo problema può diventare enorme, soprattutto se la moneta locale non è la vostra, passerete metà del tempo a chiedervi: “a quanti euro equivale? Quanti so’? “. Siccome vi siete prefissati di avere un budget low cost è indispensabile sapere esattamente quello che state spendendo. Prima di partire pensate a quali applicazioni per il cellulare potrebbero esservi utili una volta lì: convertitore valuta? Meteo? Mappe offline?
Con l’applicazione MAPS.ME potete scaricarvi la mappa offline della città, in cui sono indicati i luoghi di interesse, i pub e i locali, le fermate della metro, e potete spuntare i luoghi che avete scelto di visitare… Una cosa del genere all’estero ti cambia davvero la vita.
4. Cosa mettere in valigia?
Ogni volta che vedo un passeggero, e devo dirlo, sono spesso donne, imbarcare valige grandi quanto frigoriferi qualcosa dentro me muore, e da qualche parte muore sicuramente anche un unicorno. La domanda che dovrebbero farsi è: ma se io sarò in viaggio per 4 giorni, a che mi servono 6 jeans e 8 paia di scarpe? In totale quante volte avrò voglia di depilarmi le ascelle, o di stirarmi i capelli? Ho davvero una ricrescita di peli superflui così imbarazzante?
Portate l’indispensabile, in base alla tipologia di viaggio che avete scelto. Se avete 4 giorni per visitare una capitale europea dovete mettere in conto che camminerete molto, e la sera non avrete molta voglia di buttarvi nella mischia e di prepararvi così tanto per uscire, non ha senso pagare per portarci cose che normalmente non metteremmo neanche a casa.
Porta un solo bagaglio, meglio se a mano, meglio ancora se puoi trasportarlo comodamente. Ogni compagnia aerea ha una propria politica riguardo alla quantità di liquidi, e della loro disposizione all’interno del bagaglio a mano, in genere ogni flacone non deve superare i 100 ml.
Controlla prima di partire sul sito della compagnia per non perdere i tuoi prodotti cosmetici.
5. Come muoversi
Ora che siamo arrivati a destinazione si inizia a fare sul serio, il modo di spostarsi da un capo all’altro è fondamentale per la buona riuscita del viaggio. Una volta arrivati in aeroporto in genere avete la possibilità di scegliere tra varie opzioni per raggiungere il centro città, e di solito il mezzo più economico è il bus, seguono il treno e infine il taxi (che offrono spesso una “tariffa fissa” che è sempre molto alta). Cerca da casa su forum o direttamente sul sito della compagnia dei trasporti le indicazioni per acquistare una volta fuori all’aeroporto il biglietto del bus, o se puoi farlo direttamente a bordo. Questa componente del viaggio, anche se non sembra, può comportare una spesa importante: a Bucarest il biglietto andata e ritorno col bus è costato 1,90 euro circa mentre ad Atene 20 euro. Una volta arrivati in centro città potrete acquistare il vostro abbonamento metro (la metro sarà sicuramente la vostra seconda casa).
6. Musei, luoghi da visitare e come/quanto
Molte città europee offrono la possibilità di visitare i loro musei usufruendo di uno sconto oppure a volte gratuitamente (Come il Louvre di Parigi se sei disoccupato). Cerca quali sono i requisiti, ad Atene ad esempio se dimostri di essere uno studente U.E puoi entrare gratis all’Acropoli e in altri musei (che altrimenti pagheresti 30 euro). Cerca inoltre gli orari di apertura. Purtroppo infatti in Romania non abbiamo potuto visitare il decantato Castello di Peles perché era chiuso quel giorno (sarà per la prossima volta, però uffà) Ma in compenso ci siamo rifatti gli occhi con la splendida Fortezza di Rasnov.
7. Cosa mangio? E a quanto?
Viaggiare passa soprattutto per la gola. Uscire fuori vuol dire esplorare, assaggiare la cultura e le usanze del posto che ci sta ospitando. Solo così puoi capirla davvero, non hai scuse: street-food o cucina tipica che sia, ne vale sempre la pena. E non cercare la scusa di prezzi alti, volere e potere, e potere è mangiare.
8. Sigarette, mica posso smettere?
Sì lo so che molti di voi storceranno il naso per questo punto, ma mi fa fatica pensare che in quei giorni di viaggio smetterete o ridurrete il vostro consumo di tabacco, anzi. E Questo può essere un fattore che incide molto sulla spesa. Facciamoci due conti: se io normalmente fumo un pacchetto al giorno, si presume che in viaggio farò lo stesso, se non di più, e se sto fuori 12 giorni, come il mio ultimo viaggio, avrò speso, considerando che un pacchetto di un buon prezzo in Europa costi 3,50 euro come a Atene: 42 euro. In proporzione sarebbe come prendere 4 voli per Bucarest, un po’ un controsenso no?
Se proprio non ce la fate comprate il tabacco da rollare, e se poi ne consumate altrettanto oh ma io che ci posso fare, ti sto dando un consiglio, poi fa’ come ti pare!
9. Souvenir, altrimenti pare brutto
Piaga sempre presente in ogni spostamento è il souvenir, ma chi l’ha inventato il souvenir? Vai a Roma un weekend e porti la calamita a Annarita, vai in Ungheria e prendi la presina per il forno a tua zia che non ha manco la forza di svitare la macchinetta del caffè figuriamoci di prendere qualcosa dal forno, altrimenti si offende. La verità? Io odio i souvenir. Non me li regalate, tranne se non si tratta di oscenità e alcol in genere. Se poi inizi a fare una lista delle persone a cui devi portare il pensierino è la fine: addio low cost e ai progetti di risparmio intelligente. Ti ritrovi insomma trenta persone che devi accontentare, e se calcoliamo due euro a testa… Un modo per lenire almeno un po’ questo dolore è sicuramente quello del confronto dei prezzi. Se ci fate caso in genere i souvenir sono sempre quelli, ne imparerete dopo un po’ i prezzi e quindi potrete scegliere quelli al prezzo più basso.
Meglio ancora se poi fai amicizia con un negoziante del posto e inizi a bere con lui dell’ottimo ouzo greco: ti porterà nel suo laboratorio segreto…
10. Il ritorno, ovvero quasi quasi me ne torno lì
Ogni volta che torno da un viaggio il pensiero è sempre quello. E inizio a fare i confronti: qua è meglio questo, là è meglio questo, sembra infatti che sviluppi una sorta di disadattamento alla staticità. E allora quale miglior rimedio di pensare subito al prossimo viaggio? (low cost)…